Investire in competenze internazionali

Investire in competenze internazionali
Globalizzazione e borse di studio per l'estero

Martedì 1° ottobre 2019 presso il Ministero dell’istruzione, Università e Ricerca si è svolto un convegno organizzato dalla Fondazione Intercultura dal titolo “Investire in competenze internazionali - Globalizzazione e borse di studio per l'estero”. Relatori del convegno erano la dott.ssa Carmela Palumbo (Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione), il Dott. Nando Pagnoncelli (Presidente IPSOS Italia), il Prof. Maurizio Franzini (ISTAT e Dipartimento Economia e Diritto all’università “La Sapienza”), il Prof. Antonello Giannelli (Presidente ANP) ed il Presidente della Fondazione Intercultura dott. Roberto Ruffino.
L’incontro ha avuto come tema principale gli effetti sull’individuo e sulla collettività delle borse di studio che ogni anno consentono a circa 1.500 studenti delle scuole superiori di partecipare a programmi scolastici internazionali in oltre 60 Paesi del mondo. I dati sono stati rilevati attraverso una ricerca effettuata da IPSOS, che ha evidenziato i benefici economici e sociali dell’esperienza all’estero.
Inoltre, a tre anni dall'ultima indagine, è stato presentato l'aggiornamento dell'indice di internazionalizzazione delle scuole secondarie superiori italiane.
La nostra scuola è stata tra i protagonisti dell’evento, attraverso la testimonianza dell’alunno Valerio Nejoumi della classe 5°AS. Valerio, avvalendosi di una borsa di studio offerta da Intercultura, ha frequentato il quarto anno di liceo in Cina nella città di Daqing 大庆, nella provincia dello Heilongjiang 黑龙江 nel nord-est cinese, presso la scuola Daqing No. 1 middle school, 大庆第一中学 , traendone un grande arricchimento culturale e personale. Durante il suo periodo di studi all’estero ha avuto modo di conoscere la cultura e la società cinesi e di imparare la lingua, raggiungendo un livello paragonabile al C1 del CEFR.

Oltre ad essere stato ospitato in una scuola statale cinese, dove alloggiava dal lunedì al venerdì, è anche entrato a far parte di una famiglia che lo ha ospitato affettuosamente, permettendogli di percepire il calore della comunità locale, che lo ha supportato per i dieci mesi di permanenza in Cina. A fine esperienza Valerio si è mostrato più consapevole della sua identità e capace di considerare sotto un’altra luce le arti e la cultura italiane, oltre ad aver ovviamente conosciuto e apprezzato quelle dell’Estremo Oriente.

L’esperienza di Valerio è particolarmente preziosa per il nostro liceo, nell’ottica di quel processo d’internazionalizzazione della scuola italiana , promosso dal MIUR e finalizzato a formare dei giovani consapevoli della cultura e delle tradizioni del proprio paese, ma capaci di essere cittadini del mondo.


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