Natale:
“Nascita di un nuovo umanesimo ed il superamento della solitudine”
un augurio ed un invito…
“Siamo eterno, siamo passi, siamo storie
Siamo figli della nostra verità
E se è vero che c'è un Dio e non ci abbandona
Che sia fatta adesso la sua volontà
In questo traffico di sguardi senza meta
In quei sorrisi spenti per la strada
Quante volte condanniamo questa vita
Illudendoci d'averla già capita
Non basta, non basta
Che sia benedetta” (Fiorella Mannoia)
Alcune parole di questa canzone ed il significato del Natale mi inducono a parlare di un tema taciuto e ignorato da molti: la vita morale.
La morale è vita, non è un optional. Mi capirete? Non so, per questo proverò a essere molto chiaro. Se in passato i genitori, gli insegnanti e soprattutto i preti proponevano una condotta morale ai giovani, oggi, in questa società del tutto lecito, sembra che questo sia diventato un impegno inutile. Il male non c’è più. O Meglio: convive con il bene senza rivalità e spaccature. Nessuno parla del senso di colpa di fronte al male, se non qualche esemplare umano sfuggito al nichilismo.
Cari amici: c’è ancora uno spazio nella vostra mente per inserire un codice morale. L’epoca che stiamo vivendo è detta digitale, ma sarebbe più appropriato il termine virtuale. Voi, ragazzi e ragazze, avete la mente satura di immagini, di suoni, di messaggi ricevuti e mandati su internet, Facebook, sul telefonino. Difficilmente ascoltate, con fatica siete disponibili ad accettare alcune indicazioni e tantomeno quei precetti morali che, come una bussola, orientano la vita verso il bene.
Se la morale tutela la vita, questa disciplina mentale è indispensabile. È necessario promuove in noi e fuori di noi ordine, responsabilità e quella voglia di desiderare un mondo diverso, in cui la scelta del bene e il rifiuto del male siano possibili. Sappiamo, inoltre, che il bene e il male non entrano nella nostra mente improvvisamente, per caso, ma dipendono dai nostri pensieri e dal modo di vivere. L’etica ci rende consapevoli delle nostre responsabilità e delle scelte, non ci permette di sorvolare sul risultato delle nostre azioni. Ci indica la gioia anziché la tristezza, la felicità piuttosto che le lacrime, l'azione invece dell’apatia, il progresso in sostituzione del quieto vivere. Una condotta morale promuove in noi la qualità della vita stessa. È giunto il tempo che qualcuno dica, a voi giovani, che non siete in balia del destino o di forze negative e occulte che vi travolgono. No, voi davvero possedete la capacità di vivere e far vivere, credeteci!
Davanti al bivio
Come ci si comporta davanti a un bivio? Lo chiedo a voi giovani, perché vi si apre davanti il bivio della vita. Non potete rimanere indecisi per molto, dovete scegliere. In questo caso cercate di dar retta ad alcune indicazioni, seguite i dettami di una religione, vi affidate alla società o alla cultura di cui siete parte per imitare gli altri, interrogate la vostra coscienza. Insomma, scegliete la strada che vi rende felici. Non è facile imboccare il cammino giusto, capita a tutti di essere perplessi, indecisi. Cominciamo col dire che, nella realtà quotidiana, concretamente, noi compiamo moltissime scelte e tante azioni. Nella stragrande maggioranza dei casi, quel che facciamo non è dettato da una riflessione ponderata, bensì da svariati altri fattori: le abitudini, i desideri, gli ordini, i modelli. In tutti questi casi, parlare di “moralità” sembrerebbe ridicolo e, forse, lo è veramente, però se teniamo conto delle conseguenze delle nostre azioni, per quanto banali possano sembrare, ci accorgiamo subito che tutti o quasi tutti i nostri comportamenti implicano una dimensione che possiamo definire morale. Il motivo è che noi seguiamo regole presenti nella nostra coscienza.
Norme inconsce
Nelle nostre scelte, normalmente facciamo rifermento a un codice etico ereditato da diversi incontri, specie quelli più significativi. Noi ci comportiamo come se avessimo un “navigatore” interiore. Che sia determinante o relativo, perché dipendiamo anche da qualcos’altro, resta il fatto che ci troviamo nell’impellente necessità di decidere come agire e come comportarci. Che si voglia o no, insomma, noi seguiamo regole, principi, indicazioni che la saggezza umana ha compilato nel corso dei secoli. Nessun essere umano (e nessuna società) potrebbe sopravvivere senza regole. Detto in altri termini, nessun individuo potrebbe venire alla luce, sopravvivere e crescere se non attraverso alcune regole che implicano per prima cosa la reciprocità.
Reciprocità e responsabilità
Che si voglia o no, siamo comunque considerati dagli altri responsabili di quello che facciamo o non facciamo e per questo dobbiamo tenere conto delle nostre scelte e delle conseguenze delle nostre azioni. Non si tratta quindi di porci delle domande più o meno insidiose, come “Ma perché dovrei essere morale? Perché dovrei obbedire alle regole? Perché dovrei essere buono o fare bene quel che faccio?” Sono domande inutili. Le regole esistono comunque: anche quando decidiamo di non seguirle, abbiamo in realtà già scelto. In quel caso, di non seguire nessuna norma.
La garanzia dei comportamenti
Le regole sono pure garanzia dei nostri comportamenti morali. Non sempre riusciamo a valutare se le nostre scelte sono morali, ma ci vengono in aiuto alcuni principi avuti attraverso l’educazione o con l’aiuto di una saggezza umanistica sia laica sia religiosa. Alcuni valori sono già in noi: “Ama il tuo prossimo come te stesso”; “Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te”; “Se hai due tuniche, una dalla a chi non l’ha; se hai da mangiare fa altrettanto”. Sono precetti evangelici che guidano la moralità delle nostre scelte.
Entusiasti della vita
Vi sono dei tratti comuni in voi giovani, anche se vivete in contesti sociali diversi. Il peso del modello economico, del liberalismo, della globalizzazione, dei cambiamenti nella coppia e nella famiglia, delle rappresentazioni della sessualità, l’impatto con la musica, la televisione, il cinema, internet, Facebook, hanno forgiato la vostra mentalità giovanile. Voi siete una realtà bella, nuova, rivista, ritoccata, facente parte di una meravigliosa umanità. Testimoniate la vostra bellezza interiore!
Intelligenti, intraprendenti
Manifestate di essere aperti, disponibili e generosi. Desiderate rapporti e valori autentici, ma non trovandoli nella realtà, spesso sperate di scoprirli nei riti e miti che una società consumista vi propone. Un simile atteggiamento vi predispone a dipendere dalle forti emozioni, a chiudervi sempre di più in forme di individualismo, ignorando la partecipazione al concerto della vita. Fate fiorire il campo del mondo, costruite ponti, legami, terre nuove. Questa è la vostra missione: schierarvi dalla parte della dignità, dell’onesta, insomma di un modo di vivere morale
Liberi e in attesa
Cercate di acquistare fiducia in voi stessi, liberatevi dai dubbi dell’esistenza e dalle paure di fronte a una società spesso confusa e violenta. Non perdetevi nelle strade sbagliate di questo mondo, ma diventate sentinelle di speranza in una storia, la vostra, in continua evoluzione, dentro culture in trasformazione. Desiderate un futuro possibile e vero, non negatevi l’impegno del presente. Preparate oggi il vostro domani. Non possiamo sapere cosa ci attende nello strano intreccio della vita. Noi però possiamo decidere cosa deve succedere dentro di noi, come possiamo affrontare le cose e quale decisione prendere perché, in fin dei conti, ciò che veramente conta sono l’attesa e la speranza.
Amanti degli incontri
Coltivate un approccio ludico con la vita, camminate per le strade del mondo, incontrate volti diversi e insieme cantate, giocate, costruite un mondo vivibile, in cui la violenza sia soltanto un ricordo. Siate alla ricerca di rapporti che contribuiscano a far crescere una coscienza retta, che sceglie e fa il bene. Tra voi e gli altri non ci siano muri o barriere che separano, ma ponti che uniscono. Tutti abbiamo incontrato per strada lo sguardo di qualcuno e sentito la sua voce: è questione di un instante, quello in cui tutto può cambiare. Ma poi il tempo torna a correre di nuovo, ci dice di andare avanti e non ci fermiamo mai.
Sognatori del bene
In voi giovani si riscontra l’ambivalenza: volete trovare il modo di entrare nella realtà e contemporaneamente la fuggite. Volete fare le vostre scelte senza tener conto dell’insieme dei valori, delle idee o delle leggi comuni. Tendete facilmente alla tolleranza, imbevuti come siete delle mode e dei messaggi che vi scambiate con i telefonini e internet. Vi presentate spesso vuoti e banali. Rischiate di cadere nel conformismo delle mode, nel male comune, piuttosto che sognare e poi ancora sognare un futuro di bene. Siate sognatori, spacciatori e consumatori di divertimento!
Sarà questo il modo migliore di incontrare il Signore che viene e che vuole nascere in noi!
M.R
Permalink: "Nascita di un nuovo umanesimo ed il superamento della solitudine" | Data di pubblicazione: 18/12/2017 |
Tag: "Nascita di un nuovo umanesimo ed il superamento della solitudine" | Data ultima modifica: 18/12/2017 |
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